Abitudinario poco incrine al
cambiamento refrattario ad ogni rinnovamento difende a spada tratta
i piccoli privilegi, conquistati sul campo o concessi per do ut des
da chi lo tiene a libro paga con la mansione di macinatore di
chilometri per professione. Un conservatore, con i suoi punti cardini
certi, convinto che nulla cambia, perchè va bene tutto cosi com'è
! Era più o meno questo il camionista fino a qualche tempo fa. Restio ad adeguarsi alle norme, vecchie e nuove, la 561/2006 la considera
un'attentato alla libertà individuale. Due e tre “viaggetti” a
settimana e si passa anche da casa, anche solo per qualche oretta, il
tempo di salutare e via. Tiratina notturna e domani ci vediamo
li. L'impegno? Bah... l'importante è portare a termine il viaggio!
La tratta è sempre uguale e sempre quella, la strada non ha più
segreti per chi nei decenni l'ha consumata senza che nessuno
interferisse. “Stasera mangiamo a Barberino o a
Montepulciano?” “vai ci regoliamo strada facendo è ancora presto
per decidere, sentiamo anche gli altri...” “ Io non voglio fare
tardi, se ce la faccio rientro in nottata, domai ho delle faccende da
sbrigare,” il disco ? Quando è pieno ne metto un' altro ! Ma
di li a poco la musica cambia, gli incidenti
stradali devono diminuire, ce lo chiede l'Europa. La
patente a punti ha esaurito il suo effetto, c'è bisogno di nuovi
dissuasori, perchè si sa da noi non basta fare le leggi, bisogna
anche farle rispettare. Quale altro efficace sistema se non quello di
alzare la guardia e rendere le multe più salate! Ed è cosi che tra
pecunie stangate e sospensione della patente, supportate da
campagne radiofoniche e avvisi a messaggio variabile con tecniche da lavaggio del cervello, ha inizio la
metamorfosi irreversibile che trasformerà radicalmente il nostro
camionista rendendolo irriconoscibile persino nel linguaggio. Si
abituerà all'idea fino a farsene una ragione, lo sentiremo parlare
di ore di guida e finanche di impegno da rispettare. Le tappe non
verranno più scandite dai luoghi di ristoro ma dalla pausa
obbligatoria, tra un turno di guida e l'altro e quando i tempi non
coincidono per cenare insieme al collega, pazienza, ci leggiamo su
facebook, se non ci incontriamo li. Così si cambia... per non morire!
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