Nella terra dei trulli.
La strada per chi la percorre con un camion è sempre quel nastro d'asfalto, nero e monotono, che collega le città tra di loro. A volte però riconquista il ruolo che gli è proprio; si trasforma in piacevole sentiero e ci porta in luoghi inconsueti , quasi a volerci dimostrare che per quanti kilometri abbiamo potuto macinare, restiamo sempre dei viaggiatori distratti , "che non sanno viaggiare". Da Lecce devo caricare a Martina Franca. A Brindisi prendo la SS 7 Appia direzione Taranto, allo svincolo di Francavilla Fontana Nord, vado sulla provinciale 26 che mi porta ad attraversare Ceglie Messapica per poi giungere a Martina Franca , splendida cittadina dell'endroterra pugliese. Qui le murecine di pietra a secco, sapientemente modellate, resistono all'invasione dei grigi muri di cemento, e si presentano agli occhi del viaggiatore per contratto e sempre di fretta che ogni tanto si scopre turista per caso, come in uno scenario di altri tempi. Non siamo ancora nel paese dei trulli conosciuto nel Mondo, con il nome di Alberobello, ma gia di scorge qualche costruzione tipica, adibita a casa di campagna. E ce ne sarebbe da "scoprire"; la Puglia è disseminata di
castelli e masserie, costruzioni in pietra ben conservate, messe li come prova che del cemento potremmo anche farne a meno, ma cio richiederebbe tempi e modi diversi. Adesso il nostro viaggiatore per conto terzi è quasi giunto alla meta e la strada che lo ha fatto distrarre per qualche ora, si sta traformando di nuovo in quel nastro d'asfalto nero e monotono che lo condurrà quasi certamente d'avanti ad un grigio capannone di cemento, dove sicuramente troverà qualcuno che gli dirà : "ti aspettavamo un' ora prima" !
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